Luciano Rigolini.
Fotografica
Fotografica
24 Nov 2024 - 27 Apr 2025
La mostra
Rigolini riflette sullo statuto della fotografia e sul suo rapporto con la realtà, interrogandosi su una moltitudine di possibilità che l’immagine può assumere nel suo legame con il reale. Centrale nel suo percorso è l’affermazione dell’atto fotografico attraverso uno sguardo che determina l’esperienza estetica. Questa sensibilità, capace di cogliere nella fotografia un’immagine che trascende la realtà e si radica nella cultura della storia dell’arte, lo conduce a rinunciare allo scatto e all’apparecchio fotografico in favore di un’inesauribile ricerca di fotografie già esistenti, dal valore scientifico e concepite come documenti “puri”.
Un importante nucleo di opere, ad esempio, si sviluppa attorno ai documenti della NASA, risvegliando la percezione dell’entusiasmo legato alle esplorazioni spaziali. In mostra, due sequenze di fotografie della geologia lunare si trasformano in superfici fotografiche astratte. La scelta delle immagini, la loro sequenza, le dimensioni e la qualità della stampa, calibrata nell’illuminazione e nelle gradazioni dal nero al bianco, insieme a un’inquadratura guidata dallo sguardo, conferiscono a questi lavori un aspetto visivo che si apre alla poesia.
Rigolini riflette sullo statuto della fotografia e sul suo rapporto con la realtà, interrogandosi su una moltitudine di possibilità che l’immagine può assumere nel suo legame con il reale. Centrale nel suo percorso è l’affermazione dell’atto fotografico attraverso uno sguardo che determina l’esperienza estetica. Questa sensibilità, capace di cogliere nella fotografia un’immagine che trascende la realtà e si radica nella cultura della storia dell’arte, lo conduce a rinunciare allo scatto e all’apparecchio fotografico in favore di un’inesauribile ricerca di fotografie già esistenti, dal valore scientifico e concepite come documenti “puri”.
Un importante nucleo di opere, ad esempio, si sviluppa attorno ai documenti della NASA, risvegliando la percezione dell’entusiasmo legato alle esplorazioni spaziali. In mostra, due sequenze di fotografie della geologia lunare si trasformano in superfici fotografiche astratte. La scelta delle immagini, la loro sequenza, le dimensioni e la qualità della stampa, calibrata nell’illuminazione e nelle gradazioni dal nero al bianco, insieme a un’inquadratura guidata dallo sguardo, conferiscono a questi lavori un aspetto visivo che si apre alla poesia.