PROGETTI FOTOGRAFICI
R. Pellegrini ha presentato alcuni suoi lavori con grande capacità di relazionarsi con i presenti,
dimostrando la sua innata passione per la fotografia.
Fra i temi presentati vi proponiamo queste sue pubblicazioni e installazioni.
PIENI &VUOTI INTERNI DI CASE STORICHE TICINESI 2009
Nel 2003 Roberto Pellegrini ebbe occasione di fotografare casa Avanzini a Curio, nel Malcantone.
Si pose subito la domanda di che effetto avrebbero fatto gli stessi locali privi del loro arredo e
degli oggetti accumulati, raccolti, usati dalle persone in essi vissute.
Vi tornò un anno più tardi a fotografare la casa ormai svuotata, i locali messi a nudo.
Casa Avanzini si è vuotata per l'andamento naturale delle
cose e della vita, le altre sono state vuotate appositamente per questo lavoro:
- Una ricerca volta a mettere in luce la differenza tra un ambiente vissuto e lo stesso ambiente privo di tracce tangibili dei suoi abitanti.
In un certo senso un'anticipazione del futuro e una dimensione trascendentale che ci ricorda la natura. "di passaggio" della vita. - Libro edito da Armando Dadò Bellinzona – Esaurito
Averne passione. Per la fotografia d’arte, ci dice, oltre a un sapere tecnico solido, è anche di grande importanza avere un buon bagaglio culturale,
una conoscenza e un amore per l’arte stessa che permetta di «leggere» gli oggetti e poi tradurli con un’immagine il più possibile fedele,
e che ne possa svelare, quando è il caso, anche aspetti celati.
E in questo senso, afferma Pellegrini, “per questo specifico settore della fotografia d’arte non ci si può improvvisare fotografi,
ma risulta ineludibile la figura del professionista”.
SOPRA & SOTTO
Il ritratto fotografico è un tema alquanto abusato ma che continua ad affascinare e incuriosire.
Ogni individuo è unico e la sua riproduzione fotografica è quindi sempre interessante.
Il fotografo Roberto Pellegrini, dopo la mostra “Pieni&Vuoti” del 2009 alla Pinacoteca Züst,
fotografie d’interni di case private novecentesche contrapposte al loro aspetto svuotato da mobili e segni di vita
– interviene questa volta in uno spazio architettonico pubblico, la Biblioteca Cantonale di Bellinzona (BCB), arricchendolo con ritratti di persone
fotografate dall’alto montati a 14 metri d’altezza nel formato 2 x 1,5 metri.
Una vera e propria installazione con un incrocio di sguardi tra opera e spettatore. Un gioco di posizione, di riflessi e di punti di vista.
Catalogo SOPRA&SOTTO, Salvioni editore, Bellinzona
Curriculum
Nato nel 1962, asconese di origine, attualmente vive e lavora come fotografo indipendente con studio proprio a Bellinzona.
Dal198, per quattro anni, assume il ruolo di fotografio ufficiale del Festival.
Dal 1985 è membro dell’ Associazione fotografi professionisti Svizzeri FsP, e dal 2017 è membro di Visarte.
Ha al suo attivo mostre personali e partecipazione a numerose mostre colletive.
Si contano inoltre varie monografie e pubblicazioni in libri, riviste e cataloghi d’arte.
Che siano opere d’arte, oppure architetture, oggetti o persone, per Pellegrini è fondamentale dapprima osservare attentamente quel che andrà a fotografare.
L’esserne coinvolto.